Voce: Stefano Fiorni, Sindaco Comune di Zola Predosa Il progetto di realizzazione del Parco Giardino-Campagna è un progetto di ampio respiro che coinvolge l’area ricompresa fra la nuova Bazzanese (da via Masini al torrente Lavino) fino alla rete ferroviaria Bologna-Vignola per una superficie complessiva di ben oltre 20 ettari. Con il parco Giardino-Campagna l’Amministrazione vuole recuperare le antiche sistemazioni agrarie con finalità storiche, didattiche e di fruizione pubblica attraverso la realizzazione di spazi e strutture per gli usi ricreativi. L’area in oggetto è sottoposta a vincolo in virtù di alcuni decreti ministeriali che mirano a tutelare la veduta prospettica ed il decoro di Palazzo Albergati. Il giardino Campagna rientra in una “centralità” definita nel progetto “Parco Città Campagna” (agosto 2009) realizzato della Regione Emilia Romagna e coordinato dalla Provincia di Bologna a cui hanno partecipato tutti i comuni ricompresi. La sua finalità è di valorizzare il territorio agricolo e periurbano che si estende fra il fiume Reno e il Torrente Samoggia. Nel corso del 2006 è stato dato avvio ad una prima parte di sistemazione dell’area tramite la realizzazione di una fascia boscata lungo la SP (strada provinciale) 569 della lunghezza totale di 300 mt e 30 mt di larghezza composta da 5 file di alberi distanziati fra loro di 4 mt. Il bosco è così composto da circa 900 piante di specie diverse. Nel 2009 è stata realizzata l’altra fascia boscata parallela alla rete ferroviaria Bologna – Vignola. Sono stati messi a dimora ulteriori 900 piante utilizzando la stessa modalità del primo impianto.
Voce: Stefano Fiorni, Sindaco Comune di Zola Predosa Il parco fluviale è stato creato nel 1998 al fine di consentire l’uso pubblico e la valorizzazione ambientale delle aree demaniali e per concorrere al miglioramento delle condizioni delle sponde e delle sezioni trasversali del Lavino per il deflusso delle acque di piena. E’ un percorso pedonale ciclabile realizzato lungo la fascia ripariale del Torrente Lavino, in gran parte del tratto che attraversa il territorio di Zola Predosa, dal confine con Monte San Pietro fino al ponte di Via Mincio.
Voce: Stefano Fiorni, Sindaco Comune di Zola Predosa E’ “il” parco pubblico di Zola Predosa per eccellenza: si estende su un’area di circa 3 ettari nel cuore dell’abitato del capoluogo in adiacenza al Torrente Lavino. La sua collocazione e l’attraversamento dello stesso da parte del percorso pedonale attrezzato detto “percorso vita”, lo rendono un importante tassello di un sistema del verde territoriale che vede nelle sue adiacenze il parco fluviale del Torrente Lavino e le aree boscate periurbane del Parco del Rio Cavanella. Con le sue 260 piante e le sue attrezzature per il gioco rivolte alle diverse fasce di età, da quella prescolare a quella adolescenziale, rappresenta un ambito nel quale un gran numero di cittadini può giocare, rilassarsi, socializzare.
Voce: Stefano Fiorni, Sindaco Comune di Zola Predosa Si estende su un’area di circa 12 ettari immediatamente a monte dell’abitato di Zola nei pressi dell’Abbazia, tra la Via Raibolini e la Via Belvedere. La sua realizzazione è stata possibile nell’ambito di un contesto di riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio della pianura agricola e urbanizzata per il quale la Regione Emilia Romagna ha destinato nel 1988 risorse economiche finalizzate alla costruzione di filari e fasce boscate o di veri e propri boschi con la messa a dimora di specie tipiche della zona. Negli anni 1990 – 1991 sono così state messe a dimora circa 3000 piante tra cui frassino, acero campestre, pioppo bianco, ciliegio selvatico, farnia, ecc. Questo bosco-parco di uso pubblico è un “polmone verde” in una posizione facilmente accessibile e pertanto fruibile da tutti.
Voce: Stefano Fiorni, Sindaco Comune di Zola Predosa Esiste una legge italiana, breve di appena 4 articoli, che chiede ai Comuni di piantare un albero quando nasce un bambino. Se il Comune la applica, si impegna a restituire alla natura una parte di quel terreno che l’uomo le ha sottratto. L’amministrazione Comunale di Zola Predosa ha piantato 1000 alberi nella nuova area verde di Ponte Ronca (in via Matilde di Canossa): un albero per ogni bambino nato dal 1° gennaio 1992 al 31 dicembre 1999. Nel 2008 sono state affidate ai bambini nati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2007 le 900 piante della fascia boscata realizzata a Nord del Giardino Campagna. Oltre agli alberi bambini sono state messe a dimora cinque piccole querce nate da ghiande provenienti da querce cresciute nel campo di sterminio di Birkenau, in Polonia. Così sono nati i boschi degli Alberi Bambini che agli stessi bambini sono stati affidati perché li seguano e li crescano con affetto e con amore. Le stesse cose che servono a loro per crescere bene.
Voce: Stefano Fiorni, Sindaco Comune di Zola Predosa In collaborazione con la provincia di Bologna, l’Associazione Zeula, il Parco Gessi Bolognesi ed il Gruppo Speleologi Bolognesi, nel corso del 2006 è stata avviata la realizzazione del percorso storico naturalistico nel Parco dei Gessi, inaugurato nel marzo del 2008. Con questo intervento l’amministrazione intende recuperare la testimonianza dell’antica produzione del gesso e valorizzare gli aspetti naturalistici del sentiero rendendolo maggiormente accessibile e fruibile per la cittadinanza. Il sentiero naturalistico e storico segue l’antica strada comunale (oggi ridotta a sentiero)che da via Gessi giunge a via Valle attraversando l’area degli affioranti gessosi e il monte Castello. Lungo il tratto sono state realizzate 5 stazioni tematiche e allestite altrettante aree di sosta con panche e tavoli ed installata apposita cartellonistica illustrativa.