Voce: Francesca Biagi, Ufficio Turistico Comune Sasso Marconi “Chiunque, sotto qualunque
titolo, succederà nel fondo soggetto, sia tenuto ogni settimana a curare la celebrazione
in perpetuo di nove messe in questo oratorio, per l’anima di Claudio Achillini, degli
antenati, degli amici e dei nemici, sotto pena di eterna dannazione, se mancherà a
quest’obbligo e sotto altre pene contenute nel rogito stilato da Romanico Albano in
data 1638. Questo marmo attesti in eterno, al posto di documenti, di notaio e di testimoni”.
Questa frase, visibile ancora oggi all'interno dell'oratorio, fu fatta incidere nel
marmo dal proprietario di Villa Achillini che si trova di fronte. Il famoso poeta
(V. Villa Achillini) fece costruire l’oratorio di Sant’Apollonia come voto per essere
sopravvissuto “nell’anno della peste, della fame e della guerra, 1630”. L’edificio,
in pieno centro a Sasso Marconi, ha un portale in arenaria del Sasso finemente scolpito
e al centro dell’architrave sono visibili due volatili, stemma della famiglia Achillini.
L’interno custodisce nell’abside la statua in gesso di Sant’Apollonia, incoronata
da un angelo.