9.00/12.00 (tutto l'anno); 15.00/18.00 (da marzo a ottobre)
Voce: Carmela Brunetti, Assessore alle Attibità Produttive Comune di Casalecchio di
Reno Il complesso monastico dell’Eremo è costituito da molti edifici ed ha vissuto
vicende assai varie: nacque per decisione dei Monaci Eremitani Camaldolesi di Monte
Corona (Frascati) che decisero di avviare una nuova comunità nel Bolognese sul terreno
della famiglia Guastavillani. La chiesa, dedicata a San Benedetto, fu iniziata nel
1655 ma i lavori andarono a rilento: fu quindi terminata nel 1741 e consacrato il
27 agosto dal Cardinale Giovanni Battista Scarselli. La facciata ha linee semplici,
stile barocco spoglio ed elegante, di monastica severità. All’interno una navata unica,
alta e luminosa con cappelle laterali collegate fra loro da stretti passaggi. La cappella
absidale ha sull’Altar Maggiore una pala del pittore bolognese Giovanni Francesco
gessi (1588 – 1649). Dietro l’altare un organo. Nella Cappella Maggiore alle pareti
sono due tele ovali di Gaetano Landolfi. Sono presenti anche preziosi stucchi di Giacomo
Antonio Scandellari Nelle cappelle laterali opere di Vincenzo Spisanelli (1595 – 1662),
Francesco Monti (1685 – 1768, ancora Giovanni Francesco Gessi). Il Crocefisso è incastonato
in una cornice marmorea a forma di croce. Alla base un reliquiario custodisce frammenti
della Vera Croce ed altre reliquie testimonianze della Passione di Cristo, oggetto
di venerazione da parte delle popolazioni locali. Sul lato sinistro si erge il campanile
costruito nel 1724 un tempo abitato dal Priore. Nell’ampio prato sul retro erano sistemate
22 celle per i Monaci Eremiti, ora esistono solo le mura perimetrali di due piccole
abitazioni.