Passò una parte della sua vita a Sasso Marconi Giovanni Andrea Donducci, detto il
Mastelletta (Bologna, 1575-1655), pittore barocco appartenente alla scuola dei Carracci.
E’ ricordato perché tra il 1613 ed i 1614 contribuì alla decorazione della cappella
della Basilica di San Domenico di Bologna. Il Mastelletta, personaggio strano e scontroso,
i primi anni del ‘600, soggiornò in località Tintoria (a Sasso Marconi) in cerca di
pace per concentrarsi sul suo lavoro. Non aveva, però, fatto i conti con il suono
degli zufoli, strumenti a fiato suonati dai pastori, tanto che, dopo inutili proteste,
decise di acquistarli. Da quel momento, numerosi contadini si presentarono alla sua
casa, suonando gli zufoli, al solo scopo di farseli acquistare. Si trasferì così in
una vicina casetta sul Reno in cui però era disturbato dal gracidare delle rane: cercò
di spaventarle, senza successo, con una pertica sospesa con cui percuoteva l’acqua.
Oggi, i fastidiosi zufoli non si sentono più ma rimane il fascino dei paesaggi dipinti
dal Mastelletta lungo questa passeggiata che collega il centro di Sasso Marconi e
arriva al borgo di Fontana, costeggiando il Reno. La Rupe, nell’antica chiesa rupestre
il Mastelletta suonava l’organo per dilettarsi e dipinse i quadri raffiguranti i Santi
Sebastiano e Rocco Cà Tintoria, percorrendo la strada che costeggia il Reno (subito
dopo la sua confluenza col Setta, sfondo di diversi dipinti del Donducci) Palazzo
Sanuti, residenza di Nicolò Sanuti.