Voce: Adriano Dallea, Assessore alla Cultura Comune di Sasso Marconi Girasoli e castagneti,
così si presenta la strada che porta a Jano, un piccolo borgo di edifici che conserva
ancora le tipiche caratteristiche dei nuclei abitati dei secoli passati ed è particolarmente
suggestivo per la sua architettura e collocazione. Jano, località nota fin dal XVI
secolo come Agnàno, si sviluppa in una borgata formata principalmente dalla chiesa
parrocchiale di San Pietro di Jano e da un basamento trecentesco detto “La Torre”,
probabilmente la parte meridionale, insieme alle altre case in pietra dell’antico
borgo, di una rocca medioevale (costruita sul monte detto Castellaccio). La chiesa
di San Pietro, citata in un elenco nonantolano del 1396, la cui facciata è stata ricostruita
nel 1640 assieme al campanile, spicca per il suo colore rosso intenso. All’interno
l’edificio è dotato di tre altari, e conserva una pregevole statua della Madonna del
Rosario, opera di Filippo Scandellari e una Via Crucis di Francesco Caroli. La chiesa,
ora di proprietà privata, è ormai officiata in occasioni particolari, a causa dello
scarso numero di abitanti del territorio.