Voce: Adriano Dallea, Assessore alla Cultura Comune di Sasso Marconi Un immenso bosco
di alberi di castagni, raro caso di castagneto in piano, fa da sfondo a questa villa
settecentesca chiamata dal costruttore, l’Abate Belloni, “la Quiete di Mezzana” perché
doveva ospitare gli ultimi anni della sua vita in tranquillità. Immersa nella pace
delle colline, con un panorama che arriva fino a San Luca, l’Abate Belloni, appartenente
a nobile famiglia bolognese, fece spianare due colli adiacenti e su questo altopiano
collocò l’edificio. La villa, esternamente molto semplice, ornata da eleganti balconi
in ferro e caratterizzata da una torretta centrale, divenne poi di proprietà dell’eccentrica
cantante Gardini Gerster che la trasformò in una scuola per ragazze che aspiravano
alla carriera lirica. Si narra che le giovani allieve fossero sottoposte a prove canore
di grande difficoltà per misurare la potenza della loro voce: mentre la Gardini Gerster
rimaneva nell’edificio principale, loro venivano mandate a cantare a diverse centinaia
di metri di distanza nell’edificio chiamato “casino del caffé”. All’interno, a partire
dall’ampia loggia passante, si sviluppa un grande scalone che apre le diverse camere
sui due piani. Le pareti sono arricchite da decorazioni a tempera raffiguranti scene
di vita campestre. Attualmente la Villa si può affittare per cerimonie e la seconda
domenica di ottobre nel castagneto si svolge la Sagra del Marrone Biondo dei Colli
Bolognesi con bancarelle di prodotti tipici, danze popolari, vendita di caldarroste
e marroni.